Il PIL nazionale è integrato a quello francese. L’economia dipende in gran parte dal settore terziario, dai servizi, dal turismo e dalle banche ed il settore finanziario.
Più di 245 000 turisti restano almeno una notte nel Principato, di cui + o – 10 000 sono tedeschi. 26 957 notti “tedesche” sono state registrate nel 2004. Il numero dei turisti è particolarmente elevato tra maggio e ottobre. Sono diversi milioni i turisti contati che restano almeno un giorno. Più del 25% degli utili nazionali provengono dal settore turistico.
Lo sviluppo del settore finanziario vissuto con il Principe Ranieri fa parte di un piano elaborato in dettaglio per sostenere nuovi rami economici. Per le imprese, l’imposizione diretta ridotta e la stretta osservanza del segreto bancario, sono aspetti particolarmente seducenti.
Alla fine della seconda guerra mondiale, anche la piccola industria vive un momento favorevole. Più di 1156 società sono domiciliate nel principato, tra cui grosse società internazionali, con cifre d’affari annuali provenienti per il 26,6% dall’industria alberghiera e dalla ristorazione, per il 20,65% dal settore automobilistico e per il17,24% dal settore alimentare.
Molte società industriali si sono stabilite nel principato come quelle del settore farmaceutico.
Delle 1156 società presenti, 25% esistono da più di 20 anni e 25% da meno di 5. Le importazioni provengono in particolare dall’Italia (32,77%), dal Belgio (9,91%), dalla Germania (6,58%) e dal Madagascar (6,25%). Le esportazioni privilegiano la Germania (20,68%) soprattutto per l’industria automobilistica, l’Italia (18,5%), la Spagna (11,66%) e l’Inghilterra (7,11%).
Nel 1990 le ricette annuali di Stato sono state di 560 milioni di $ contro spese per 558 milioni di $.